PITAGORA E LA FONDAZIONE DELLA SCUOLA DI CROTONE
Il filosofo e matematico Pitagora (vissuto tra il 580 e il 495 a.C.),
Il filosofo e matematico Pitagora (vissuto tra il 580 e il 495 a.C.),
Essa era una associazione politico-religiosa di carattere aristocratico (atmosfera quasi sacrale). Pitagora veniva infatti venerato come una divinità.
Molti caratteri della scuola pitagorica fanno pensare a una setta religiosa, in cui venivano seguite regole ascetiche ed era praticata la comunione dei beni.
I discepoli si differenziavano in due gruppi:
- ACUMATICI(=ascoltatori); imposto il silenzio e una rigida disciplina
- MATEMATICI; potevano fare domande ed esprimere opinioni personali, venivano rivelate le dottrine più impegnative del maestro
- MATEMATICI; potevano fare domande ed esprimere opinioni personali, venivano rivelate le dottrine più impegnative del maestro
Le DOTTRINE FONDAMENTALI dei pitagorici riguardano due argomenti:
LA DOTTRINA DELL'ANIMA
Si tratta di una dottrina ripresa dall'orfismo (movimento religioso sorto nel VI secolo a.C. e molto diffuso in Grecia), ispirato al mitico profeta Orfeo, il quale, secondo la leggenda, scese nel mondo dei morti per riportare tra i vivi la moglie Euridice.
Gli orfici ritenevano che dopo la morte, l'anima fosse destinata a reincarnarsi fino all'espiazione delle proprie colpe -> possibile interrompere questo ciclo tramite pratiche o riti di purificazione.
LA DOTTRINA DEL NUMERO
I pitagorici sostenevano che il numero fosse l'origine di ogni, cosa essendo che tutto poteva essere rappresentato tramite i numeri (intuizione fondamentale che anticipa la prospettiva della scienza moderna).
L'universo era regolare e ordinato, grazie alla legge dei numeri.
IL NUMERO COME PRINCIPIO COSTITUTIVO DELLA REALTA'
I pitagorici non si fermarono a una concezione del numero come strumento di conoscenza: essi, infatti arrivarono a considerarlo come il vero e proprio PRINCIPIO GENERATORE (o archè) di tutte le cose.
Per i Greci il numero non era qualcosa di astratto, ma aveva caratteristiche fisiche e geometriche.
I pitagorici, in particolare, rappresentavano l'unità con un punto dotato di estensione spaziale, identificando aritmetica e geometria (il numero corrispondeva a un figura geometrica e viceversa).
C'è una concezione dualistica dell'universo: il dispari (entità limitata, simbolo della perfezione, del bene e della proporzione) e il pari (entità illimitata, simbolo di imperfezione, disordine/caos).
Nella dottrina Pitagorica, quasi tutti i fenomeni della vita hanno una relazione con i numeri, tanto che questi sono assunti a simboli delle virtù sociali (1=intelligenza, 2=giustizia)
Il 10 è considerato il numero perfetto (raffigurato da un triangolo che ha come lati il 4) -> esso contiene sia il pari che il dispari
Il 10 è considerato il numero perfetto (raffigurato da un triangolo che ha come lati il 4) -> esso contiene sia il pari che il dispari